
In Costa d’Avorio, territorio dell’Africa occidentale e primo produttore mondiale di cacao nasce nel 1998 il progetto “Jardin d’Oulaidon”. L’associazione AdGentes si occupa di favorire la coltivazione delle fave di cacao al fine di produrre le uova di Pasqua. Nel piccolo villaggio d’Oulaidon infatti, ottanta agricoltori lavorano nei campi e si impegnano a portare avanti un’agricoltura tradizionale caratterizzata da una ricca biodiversità. In 500 ettari di appezzamenti si producono 160 tonnellate di cacao all’anno di cui 5 dedicate alla campagna pasquale. La varietà di cacao coltivata è quella del Forastino che è meno produttiva degli altri tipi ma è più adattabile e rispettosa dell’ambiente. Si tratta di un cacao profumato che cresce affianco ad altre coltivazioni come quella di mango, arancio, cardamomo e alberi di caffè selvatico. Accanto a questo programma nasce il “Progetto filiera diretta del cacao Costa d’Avorio” che, dal 2011, si occupa di commercializzare in Europa il cacao prodotto da questi villaggi garantendo un rapporto diretto e trasparente tra i produttori e i rivenditori. Come in ogni esempio di commercio equo e solidale, grazie a questo progetto per ogni uovo vengono dati € 0,05 agli artigiani dei giardini di Oulaidon con il fine di favorirne lo sviluppo e migliorare le produzioni. Nel 2020 il ricavato sosterrà il laboratorio Chocoplus di Gran Bassam, dotato di un centro di formazione per la lavorazione del cacao.
Come si producono le uova di Pasqua?
La produzione delle uova è lunga e molto laboriosa. Il primo passo è la raccolta delle fave. In seguito viene estratto il nocciolo, si essicca, si frammenta a pietra e poi si fermenta nelle foglie di banano per 6 giorni: questo passaggio è molto importante per lo sviluppo degli aromi. In seguito viene fuso il cacao e gli viene data la forma; viene poi impacchettato con materiali che rispettano l’ambiente e i lavoratori e viene poi spedito.

All’interno delle uova possiamo trovare granella di cacao, burro di cacao, zucchero di canna, lecitina di soia, che serve per amalgamare gli ingredienti ed è priva di OGM. Le uova sono disponibili al latte(cacao minimo 38%) e fondente extra (cacao massimo 80%).
Questo progetto è anche un’attività educativa e di accoglienza e ha come obiettivo l’animazione sociale sotto diversi punti di vista: coesione, accoglienza per gli emarginati, come disabili e migranti.
L’arcobaluovo, che potete trovare da noi in bottega, nasce grazie all’associazione di promozione sociale Adgentes a Pavia nel 1998.
L’incarto delle uova, in cotone colorato,è progettato dall’associazione e realizzato dagli artigiani di Selyn che operano dal 1991 nello Sri Lanka; il cordino, in fibra naturale viene invece da Bali. Un altro tipo di incarto, utilizzato per le uova tradizionali, è quello più classico, fatto in polipropilene, totalmente riciclabile, adatto per il contatto con gli alimenti e si può smaltire nella plastica.
All’interno delle uova troviamo le sorprese realizzate in legno grazie al progetto “Gospel House”. Tutte e tre queste componenti prevedono una produzione di tre mesi.

Abbiamo a cuore il consumatore quanto il produttore. È disponibile una tabella che vi permette di ricostruire e verificare voi stessi l’equità di cui vi parliamo, attraverso la tracciabilità del prodotto, eccola
Questo ci permette di avere un rapporto diretto con voi abitanti della nostra bottega e voi che ancora non ci conoscete.
Gusto nuovo per chi lo mangia, lavoro giusto per chi lo produce.
Vi aspettiamo tutte e tutti in bottega!
- by Equo Volontari
- il 7 Aprile 2020
2 risposte
Un articolo molto bello e interessante, grazie
Grazie Gabriella!